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Tante proposte di viaggio nel nostro Belpaese

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Lipica

Il Lipizzano è un cavallo che deve il suo nome alla città di Lipizza; fu usato per trainare le carrozze dei monarchi e nell'esercito ed è proprio durante l'impiego in guerra che dimostrò grande facilità nell'apprendimento delle figure di difesa o di attacco.Le prime documentazioni certe su questa razza risalgono al 1580, quando l'arciduca austriaco Carlo II acquistò dall'arcivescovo  il villaggio di Lipiza  e i terreni circostanti con lo scopo di creare un allevamento di cavalli idonei alle carrozze e alla cavalcata. Il villaggio fu scelto perché lontano dal clima mite dell'Adriatico e per il suo terreno accidentato essendo questa una zona carsica e coperta di rocce carbonatiche che hanno reso gli zoccoli del lipizzano tra i più compatti.

Stanza N.49 del Museo diffuso del Turismo

Il “Museo del turismo” è un progetto senza finalità di lucro con l'obiettivo di far conoscere e tramandare alle generazioni di oggi e di domani la storia del turismo. Visita la pagina web www.themuseumoftourism.org

Castello di Miramare

Il castello di Miramare (Schloss Miramar in tedesco; grad Miramar in sloveno) è un edificio storico e museo di Trieste. Il complesso, circondato da un ampio parco, fu originariamente costruito tra il 1856 e il 1860 nella omonima località come dimora di Massimiliano d'Asburgo-Lorenaarciduca d'Austria e

poi imperatore del Messico, e della sua consorte Carlotta del Belgio.  Affacciato sul golfo di Trieste, è situato a pochi chilometri a nord del capoluogo. Miramare è la forma italianizzata dell'originale Miramar, derivante dallo spagnolo "mirar el mar", in quanto Massimiliano d'Asburgo, nel visitare il promontorio che lo ospita, fu ispirato dal ricordo di castelli spagnoli affacciati sulle coste dell'oceano Atlantico. Il castello è circondato da un grande parco di circa 22 ettari caratterizzato da una grande varietà di piante, molte delle quali scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo, che compì come ammiraglio della marina militare austriaca. Nel parco si trova anche il castelletto, un edificio di dimensioni minori che funse da residenza per i due sposi durante la costruzione del castello stesso ma che divenne di fatto una prigione per Carlotta, quando perse la ragione dopo l'uccisione del marito in Messico.

Il Roseto di San Giovanni

"l roseto del Parco di San Giovanni fu inaugurato il 3 ottobre del 2009. Esso sin dall’inizio ospitava quasi 5000 varietà di rose e fu realizzato con la collaborazione della Cooperativa Agricola San Pantaleone, grazie al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia finalizzato al recupero delle aree verdi del Comprensorio. L'obiettivo del progettista del roseto, il Dr. Vladimir Vremec, era quello di realizzare un giardino contemporaneo.

La collezione di rose presenta quindi il meglio della produzione corrente, ma anche della tradizione passata, con rose che non si trovano sul mercato. L’idea è stata quella di fare di questo roseto uno dei più significativi e grandi d’Italia. A San Giovanni, infatti, è possibile ammirare rose dedicate a personaggi famosi e molte rose particolari, oltre che per la loro bellezza, perché ottenute in periodi storici importanti. Sono presenti molte varietà ottenute da ibridatori europei come inglesi, tedeschi, francesi, olandesi e altri ma anche americane e giapponesi. Sono molte anche le rose italiane difficili da reperire. Entrando dall'ingresso inferiore del parco, un percorso si snoda attraverso la viabilità per sentieri, scale e viali alberati, in un susseguirsi di piante e rose antiche per giungere alla parte superiore, dove si trovano le rose moderne come Ibridi di Tea, rose a mazzetti, rose rampicanti inframmezzate a clematidi e a graminacee ornamentali."

http://www.parcodisangiovanni.it/page/ambiente-e-natura

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